Visita a sorpresa, questo pomeriggio, nella sede dell'Inter. Negli uffici nerazzurri ha fatto capolino infatti Moussa Sissoko, agente tra gli altri di Ousmane Dembelé e del milanista Bennacer: nessuno di questi giocatori è stato al centro del meeting odierno che invece, come ha anticipato l'ottimo Simone Togna e hanno confermato altri colleghi, ha riguardo Dan-Axel Zagadou.

Classe ‘99, cresciuto nelle giovanili del PSG, il difensore centrale francese di piede mancino è attualmente svincolato dopo la fine dell'esperienza nelle fila del Borussia Dortmund. Un'esperienza tribolata: esaltante in avvio, con varie titolarità nella gestione di Bosz, e poi pian piano sempre più deludente. Vuoi per i tanti infortuni, vuoi per le manchevolezze dello stesso Zagadou sul terreno di gioco: bravo coi piedi, il centrale ha però mostrato insicurezze in marcatura e qualche eccesso di confidenza che l'ha portato a scivolare sempre più indietro nelle gerarchie. 

Dalle 22 presenze delle prime due stagioni siamo infatti passati alle 13 dell'anno scorso e ai 1100' circa di quest'anno, quando è stato anche aggregato per alcune sfide al Borussia Dortmund II, militante in 3.Liga. Una mancanza di fiducia reciproca che ha portato al mancato rinnovo del contratto in scadenza e all'attuale situazione di Zagadou, svincolato in cerca di squadra che è stato proposto all'Inter per la difesa. I nerazzurri hanno ricevuto e registrato la sua candidatura, ma per il momento non sembrano interessati.

L'opportunità di ingaggiare un 23enne a zero per sostituire Ranocchia sarebbe di per sè allettante, ma ci sono troppi contro (storia clinica e lacune del giocatore) ad allontanare Zagadou, che come Akanji ha fatto parte di una difesa che subiva un gol e mezzo di media a partita e piace anche all'Olympique Marsiglia. Con Bremer che resta l'obiettivo principale dell'Inter e Milinkovic in pole per l'eventuale secondo innesto, qualora partisse Skriniar. 


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