Fonte: Profilo Twitter Bayern Monaco
Fonte: Profilo Twitter Bayern Monaco

Solitamente dopo una batosta come quella del derby servono prestazioni convincenti per uscire dal tunnel e smaltire la delusione. Il fato non sorride ai nerazzurri che dopo la sconfitta nella stracittadina dovranno affrontare una delle squadre più forti in circolazione, il Bayern Monaco.

-Cifre e statistiche

Una partenza col botto, come sempre, per i tedeschi che hanno subito una leggera flessione nelle ultime due partite di campionato, dove sono incappati in due pareggi consecutivi contro Borussia Mönchengladbach e Union Berlino. Tuttavia i dati relativi ai goal fatti sono in ogni caso spaventosi. Parliamo di 17 goal segnati in 5 partite, con una media di 3.4 goal a partita. Dati non incoraggianti per la retroguardia nerazzurra, viste le amnesie di questo inizio stagione.

-Dal 3-4-2-1 al 4-4-2

Come tanti amano ricordare, nel calcio odierno, i moduli rappresentano solo dei numeri sterili, ma ciò non vale per il visionario Nagelsmann  che lo scorso anno ha spesso schierato il Bayern Monaco con una specie di 3-4-2-1 in cui Pavard e Lucas Hernández erano i due braccetti nella difesa a tre di fianco a Süle , Coman e Gnabry erano gli esterni a tutta fascia che allargavano e restringevano il campo a piacimento garantendo ampiezza e profondità, Müller e Sané erano i trequartisti che attaccavano la fascia centrale alle spalle di Lewandowski. Nelle prime partite di questa stagione il Bayern è passato ad un classico 4-4-2 che prevede in ogni caso, come dimostrato dai numeri, una squadra super offensiva.

-L'addio di Lewandowski e l'arrivo di Mane 

L'addio del gigante polacco ha avuto sicuramente un impatto decisivo su questa squadra, che in ogni caso fa della programmazione il suo punto di forza. Quando una società non prescinde da calciatori o allenatori, parliamo di una grande società. L'addio di Lewandowski non ha impressionato Nagelsmann, che ha continuato con il suo progetto tecnico. In attacco è arrivato attacca Manè dal Liverpool e l'assetto offensivo, anche se di uno dei migliori al mondo, al momento non ha risentito minimamente dell'addio del polacco. La velocità dell'attaccante senegalese è stata abbinata alla qualità del sempreverde Muller, in grado di garantire la giusta fisicità e i centimetri che forniva Lewandowski, o il funambolo Gnabry pronto a portare lo scompiglio nelle difese avversarie. Il Bayern Monaco è un vero carrarmato, non una bella notizia per Simone Inzaghi e la sua fragile difesa.


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