Džeko ha letteralmente salvato l'Inter nella problematica trasferta di Reggio Emilia, attirando definitivamente le luci dei riflettori nerazzurri, se ieri vi abbiamo parlato dei nuovi acquisti che non rendono, oggi dobbiamo parlare di un volto nuovo che sta letteralmente trascinando l'Inter.

La mera matematica basta e avanza a spiegare la situazione, sette partite, sei goal e un assist. Snoccioliamo dei dati per capire l'impatto di Edin , la scorsa stagione, il bosniaco aveva realizzato sette reti nell'arco dell'intero campionato, e i sei centri sono la sua seconda miglior prestazione della carriera, dati straordinari.

Risulta inutile fare stupidi paragoni con il recente passato, ma, per onor di cronaca, ci tocca sottolineare che lo scorso anno, Lukaku, alla settima giornata aveva realizzato cinque goal, dunque uno in meno, anche i punti in classifica cambiano, sono addirittura cinque in più rispetto allo scorso anno. Occorre ripetere per chi è a caccia di polemiche, che non stiamo paragonando i due calciatori, ma i dati sono dati, e vanno analizzati.

Tuttavia quello che stupisce di Džeko non sono i goal, o meglio, non solo. A stupire è sicuramente il suo modo di giocare, con classe e talento il cigno scende fino a centrocampo per gestire e smistare tutti i palloni, sembra quasi un trequartista, il vero rifinitore della squadra, non cerca mai la banale sponda di prima, ma spalle alla porta prova sempre la giocata, il dribbling, la verticalizzazione, o il retropassaggio per cominciare nuovamente l'azione, prende velocemente decisioni, e sono sempre decisioni giuste. Le perplessità circa la tenuta fisica per l'intera stagione di un trentacinquenne sono legittime, tuttavia, al momento questa Inter non può fare a meno del bosniaco in edizione super.

Chi sta risentendo di questo modo di giocare è sicuramente Lautaro, il Toro sta trovando una vena realizzativa mai avuta prima, l'intesa tra i due è palpabile e proficua, se Lukaku capitalizzava le attenzioni ed era straripante, Edin si è inserito in punta di piedi, meno appariscente ma molto utile. I due insieme funzionano, prima Lautaro girava intorno al belga per lasciargli spazio, ora invece raccoglie tanti inviti del bosniaco che è sempre pronto a servire il giovane compagno.. Se prima c'era la Lula, ora a guidare l'attacco interista ci sono Il vecchio e il bambino, e come recita la splendida canzone, sono pronti a “prendersi per mano”


💬 Commenti