Il portoghese con il connazionale Cédric ai tempi dell'Inter (Instagram)
Il portoghese con il connazionale Cédric ai tempi dell'Inter (Instagram)

João Mário Naval da Costa Eduardo, noto ai più semplicemente come João Mário è la stella del Benfica che sta sorprendendo in Portogallo e in Europa.

La squadra di Lisbona ha raggiunto i quarti di finale di Champions League dopo aver affrontato squadre del calibro di PSG e Juventus nel girone e vincendo partite con risultati quasi tennistici: ne sanno qualcosa Maccabi Haifa e Club Brugge.
Se si pensa che nemmeno i parigini guidati da Messi, Neymar e Mbappé sono riusciti a impensierire l'undici guidato da Roger Schmidt, si può capire che livello ha raggiunto la squadra portoghese.

Agli occhi dei tifosi dell'Inter, i prossimi avversari potrebbero quindi sembrare la classica sorpresa che sta facendo bene e che sarà interessante vedere in campo. Ma in questo caso c'è una curiosità in più: a guidare sul terreno di gioco il Benfica c'è, come si diceva, João Mário. Proprio quel centrocampista che fino al 2019 vestiva la maglia dell'Inter. E che a Milano, non ha lasciato un buon ricordo.

Un campione a Milano?


I circa 40 milioni sborsati nell'estate del 2016 per portarlo dallo Sporting all'Italia, non sembravano proprio una follia. Dopotutto, il giovane centrocampista nato a Porto nel 1993, era fresco di titolo europeo conquistato in Francia con la maglia del suo Portogallo. João Mário aveva giocato da titolare tutte le partite di quel vittorioso torneo ed era finito sulla bocca degli addetti ai lavori di mezzo mondo. Ovvio che l'Inter, interessata a tornare a lottare per qualcosa di importante, potesse tentare il colpo. Nonostante la concorrenza, alla fine, João Mário vestì il nerazzurro. Le cose, però, non sarebbero andate proprio come sperato.

La promessa mancata


Dopo una prima stagione di ambientamento, dove comunque colleziona oltre 30 presenze, João Mário inizia a faticare sotto la guida di Luciano Spalletti e, nonostante il 10 sulle spalle, totalizza la metà delle presenze dell'anno precedente. L'amore con il tecnico di Certaldo non sboccia, ancora meno si può dire con i tifosi dell'Inter che, non appena il portoghese si trasferisce in prestito al West Ham, esultano per il passaggio oltre Manica.

Al rientro dal prestito, João Mário viene escluso dalla lista UEFA ma nella seconda parte della stagione riesce comunque a mettere a referto una ventina di presenze.

Dopo una serie di prestiti tra Lokomotiv Mosca e Sporting, ecco la rinascita al Benfica: 40 presenze e 23 gol quest'anno, di cui ben sei in Champions League. Numeri da campione.

La vendetta?


La gara con l'Inter potrebbe rappresentare per João Mário la consacrazione e per il Benfica il raggiungimento di una semifinale storica. La doppia sfida decreterà se il portoghese resterà nella storia semplicemente come un indimenticabile qualunque o come l'ex che fece male all'Inter nei quarti di finale di Champions League.

 

Federico Sanzovo


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