Deja-vu. Come in Supercoppa, l'Inter batte la Juventus ai supplementari e conquista un trofeo. La Coppa Italia è nerazzurra, dopo una partita ad alta tensione e dalle mille emozioni, in quello che è il secondo trofeo nerazzurro di Simone Inzaghi, che interrompe un'astinenza che durava dal 2010/11: allora la Coppa Italia fu vinta dall'Inter di Leonardo e la Juventus, come oggi, finì con zeru tituli. Simone Inzaghi batte Max Allegri, l'Inter batte la Juventus e lo fa dopo una partita al cardiopalma: Barella manda avanti i nerazzurri in un primo tempo ad altissima intensità, l'errore di Handanovic su un tiro innocuo di Sandro e il gol di Vlahovic ribaltano tutto in un minuto. 2-1 bianconero, ma non è ancora finita: rigore (generoso) e 2-2 di Calhanoglu, si va ai supplementari. E qui entra in scena il monumentale Ivan Perisic: è lui a segnare il rigore del 3-2 e dipingere l'arcobaleno che vale il 4-2 finale. La Coppa Italia è dell'Inter, che vince il trofeo per l'ottava volta: secondo trofeo stagionale, dopo la Supercoppa, entrambi contro la Juventus. Ed ecco le nostre pagelle. 

HANDANOVIC 5.5 - Positivo nel primo tempo, quando salva due volte nel miglior momento della Juventus, da matita rossa nella ripresa. Il suo svarione sul tiro di Alex Sandro riapre la partita. Per fortuna, l'Inter ribalta lo scenario e lui alza la Coppa Italia.  

D'AMBROSIO 5.5 - Il multiuso nerazzurro è la sorpresa di Inzaghi: tutti si aspettavano Dimarco o Bastoni, ecco Danilo l'Immortale con Skriniar a sinistra. La mossa non funziona del tutto, perchè i due gol bianconeri arrivano proprio dal suo lato. (dal 63' DIMARCO 6.5 - Entra e cambia l'Inter. Cross su cross, sovrapposizioni su sovrapposizioni. Se l'Inter schiaccia la Juve, è anche merito suo. (dal 115' BASTONI sv - Mossa da grande gestore dello spogliatoio, inserire Basto per farlo sentire parte della finale. Ci ha ricordato quell'ingresso di Materazzi al Bernabeu)).

DE VRIJ 6+ - Regge nel migliore dei modi contro Vlahovic, anche nel peggior momento, e si guadagna il rigore del 3-2.

SKRINIAR 6.5 - Timido nel primo tempo, quando gioca sul centrosinistra e limita le sue sgroppate. Riprende fiducia e vigore nella ripresa. Un suo coast-to-coast alla Lucio suona la carica dopo il 2-1 della Juve.  

DARMIAN 5.5 - Per lui vale lo stesso discorso fatto per D'Ambrosio. Tiene in gioco Vlahovic nell'azione del 2-1. E la sua partita, prima di quell'episodio, non era stata esaltante. (dal 63' DUMFRIES 6 - Terzo attaccante quando l'Inter è in svantaggio, utile per sponde e sovrapposizioni. Entra e fa il suo). 

BARELLA 7 - Il gol del vantaggio, un grandissimo gol, porta la sua firma. Intensità, qualità e grinta. Uno dei migliori nell'Inter che vince la Coppa Italia.  

BROZOVIC 6+ - Rischia grosso nel primo tempo, buttando via la palla subito dopo l'ammonizione: un arbitro fiscale e/o permaloso avrebbe sfoderato il secondo giallo. La Juventus lo pressa e cerca di non farlo respirare, ma non manca il suo apporto nella costruzione. 

CALHANOGLU 6.5 - Corsa, grinta, qualità. Uno dei trascinatori dopo il 2-1 della Juve, anche quando c'è da rischiare su Vlahovic lanciato potenzialmente a rete. Tackle perfetto, come il suo rigore: chirurgico, potente e imparabile. Sigla il 2-2 e punisce ancora la Juventus dal dischetto, come in campionato, poi viene inspiegabilmente sostituito. (dal 91' VIDAL sv - Quasi invisibile nei supplementari, non riesce a mettersi in mostra).  

PERISIC 8 - Il duello contro Cuadrado non dovrebbe consentirgli di dominare il gioco come nelle ultime settimane, ma Ivan se ne frega bellamente e timbra col suo marchio questa Coppa Italia. Sempre presente e propositivo, re dei supplementari: si prende di forza la palla del rigore del possibile 3-2, lo trasforma e chiude la partita con una magia sul palo lontano. Doppietta e trofeo all'Inter. Con tanto di rivincita nel finale e quella stoccata a Marotta: “Coi grandi giocatori non si parla all'ultimo”. Preludio all'addio? 

LAUTARO 6 - Il mantra è sempre quello: in un ottimo primo tempo dell'Inter, i peggiori e i meno appariscenti sono gli attaccanti. Dzeko e Lautaro non sono funzionali, come coppia, e si vede. Meglio nella ripresa: si guadagna il rigore del 2-2, con astuzia e “mestiere". Inspiegabile la sua sostituzione, più che comprensibile la furia del Toro. (dal 91' SANCHEZ 5.5 - Fumoso e impalpabile).  

DZEKO 5.5 - Fatica a rendersi pericoloso e a farsi trovare, in un'Inter che non riesce a servire i suoi attaccanti quando Edin e Lautaro giocano assieme. Quasi meglio da… difensore: evita il pareggio di Dybala nel primo tempo, con una scivolata provvidenziale. (dal 63' CORREA 5.5 - Gioca mezza partita, ma non si ricorda una singola giocata incisiva). 

ALL. SIMONE INZAGHI 6.5 - Qualche errore nella formazione iniziale, col doppio azzardo Darmian-D'Ambrosio e quell'insistenza su Dzeko-Lautaro, ma è bravissimo a scuotere l'Inter col triplo cambio dopo il 2-1 e un uno-due pericoloso. Dimarco cambia la partita e l'Inter torna in gioco, col rigore del 2-2. Inspiegabile il doppio cambio con Lautaro e Calha out per Sanchez-Vidal, ma viene aiutato e “salvato” dalle critiche da un monumentale Ivan Perisic: doppietta e trofeo all'Inter. Dopo la Supercoppa, la Coppa Italia: si conferma il re di questa competizione e lo spauracchio della Juventus che con lui, quando c'è un trofeo in ballo, perde praticamente sempre. 


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