Martín Satriano - o Satrigol, a voi la scelta - in 3 parole? Tecnico, potente e grintoso. Ma si fa prima e rende meglio l'idea definirlo impressionante.

Con 9 gol in 5 partite l'attaccante classe 2001 - dopo un'annata strepitosa con la Primavera - si è messo in gran mostra durante la preparazione della nuova stagione, dimostrando di avere davanti a sé un futuro luminoso nel mondo del calcio.

Se in un primo momento l'idea, come accade molto spesso con i giovani talenti del panorama calcistico, era quella di mandarlo in prestito, adesso, dopo averlo visto all'opera, ci si domanda quale sia la scelta migliore da prendere per il suo bene.

Meglio mandarlo in prestito o tenerlo in prima squadra rimediandogli il ruolo di quarta o, casomai dovesse mancare Sanchez per problemi fisici, di terza punta?

Al momento l'unica cosa abbastanza certa sul da farsi è non fare a meno lui. Sicuramente la scelta più sbagliata che l'Inter possa prendere ora è quella di cederlo a titolo definitivo. Ma questo non basta per sciogliere i dubbi legati al suo futuro.

L'Inter deve valutare bene le scelte perché trattenerlo in prima squadra, vista la concorrenza difficile da battere, potrebbe tenerlo lontano dal campo per troppo tempo, rischiando di farlo bruciare.

Allo stesso modo deve fare attenzione anche nel caso decida di piazzarlo altrove: è importante che i nerazzurri abbiano la certezza che la squadra in cui eventualmente approderà gli dia spazio, in modo da permettergli di crescere.

Ora come ora, le miglior scelte possibili sono due: confermarlo in prima squadra solo qualora non arrivi nessun attaccante più forte ed esperto, vista anche la fragilità di Sanchez, o mandarlo a farsi le ossa altrove con la garanzia che gli venga data spesso l'opportunità di giocare.

Il resto è nelle mani - o piedi - del ragazzo, che dovrà proseguire su questi livelli, far esperienza e migliorarsi. Ma riguardo a questo ci sono pochi dubbi.

di Manuel Delon


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