Qualcuno parla già di fallimento. Poi leggi la classifica e noti che l'Inter sta disputando una stagione storica. + 14 sulla seconda in classifica, miglior attacco e miglior difesa nei top campionati europei, e record su record frantumati. Nessuno in Italia, e pochi in Europa, sono al livello della squadra di Simone Inzaghi, eppure negli ultimi giorni il disfattismo sta risucchiando il mondo nerazzurro come un gigantesco wormhole.

Atletico e Napoli

Le uniche due partite del 2024 dove l'Inter non ha vinto. Il dato è abnorme considerando che siamo a marzo. La vera nota dolente è la sconfitta contro i colchoneros, che ha estromesso l'Inter dal sogno Champions League. Ma analizziamo i fatti: perdere contro la squadra di Simeone nella bolgia del Wanda Metropolitano ci sta, specie se ti giochi tutto alla lotteria dei rigori e se in casa non riesci a capitalizzare tutte le occasioni. Ma stiamo parlando della comperizione più difficile del mondo, la stessa in cui altre squadre italiane negli anni sono state eliminate da Porto, Ajax e Villareal. La stessa competizione da cui altre squadre italiane sono state eliminate ai gironi in questa stessa edizione. Un neo sulla stagione nerazzurra certo, ma non un macigno tale da far considerare come fallimentare questa stagione. Stesso discorso per il pareggio ottenuto contro il Napoli a San Siro, un pareggio che ci sta, contro la squadra campione d'Italia in carica, specialmente considerando che il goal di Juan Jesus rappresenta l'unico tiro in porta effettuato dai partenopei nei 90 minuti di San Siro. Sembra ormai diventato scontato vincere, ma in campo ci sono anche gli avversari. L'Inter è parsa stanca è vero, ma la sosta (al netto degli infortuni nelle varie nazionali) può essere un toccasana per gli uomini di Inzaghi.

Il caso Acerbi

Qui tocchiamo elementi particolari e difficili da gestire, quando si parla di razzismo bisogna sempre stare attenti. L'Inter ha dimostrato negli ultimi anni di essere una delle squadre più sensibili al riguardo. Se Acerbi ha sbagliato è giusto che paghi. Bisognerebbe, però, imparare ad aspettare le sentenze e successivamente emettere verdetti anche se questo appare oggi assai difficile in Italia e - purtroppo - il discorso va esteso anche a giornalisti e professionisti dell'informazione. La società farà sicuramente la scelta giusta per tutelare la propria visibilità. Bisogna fermamente condannare un gesto simile, ma utilizzarlo per destabilizzare l'ambiente è quanto di più becero possa esistere. Certamente non si può legare la vicenda al rendimento e ai meriti della squadra che si accinge a vincere lo scudetto.

Zhang e l'orlo del fallimento

Altro tiro, altro giro, altro regalo. Puntuale come l'esattore delle tasse, arriva il momento in cui l'Inter viene data per fallita. La situazione è delicata, e nessuno dice il contrario. Col verdetto di Hong Kong, Zhang è stato condannato a restituire circa 255 milioni di dollari alle banche cinesi, più gli interessi, per un totale di oltre 300 milioni. Ma in questi procedimenti la società Inter è totalmente estranea. A ridosso della prossima estate si decideranno le sorti della proprietà nerazzurra, Oaktree potrebbe rilevare la squadra, ma in ogni quaso Marotta e il resto dei dirigenti riusciranno, come sempre, a gestire la situazione nel migliore dei modi.

Il rumore dei nemici

Ogni tanto tocca rispolverare questa espressione di Mourinhiana memoria. Ultimamente il classico tifoso interista si sente accerchiato, sembra tutto un fallimento. Essere interisti significa vivere constatemente sulle montagne russe, con alti e bassi che provocano vertigini ed un alto senso di instabilità. I media non fanno altro che cavalcare l'onda e gettare benzina sul fuoco. Ma tutto questo non può e non deve rovinare una stagione a suo modo storica che potrebbe culminare con un campionato dominato dove l'Inter ha letteralmente schiacciato ogni avversario. Dunque una sola frase dovrebbe albergare nella mente dei tifosi nerazzurri: “seconda stella a destra, questo è il cammino…”


💬 Commenti