Sensazione di dejavù. E sì, perché quest'oggi si sono tenuti i sorteggi dei gironi di Champions League che terrà banco quest'anno e a far compagnia all'Inter, nel gruppo B, ci sono Real Madrid, Shakhtar e Sheriff. Tra queste ci sono due volti noti - e poco simpatici - che l'anno scorso hanno dato grossi problemi ai nerazzurri.

 

A differenza della scorsa stagione la squadra di quarta fascia è lo Sheriff e non il Borussia Mönchengladbach. Il che rende il girone sulla carta ancora più semplice di quello della passata edizione. Ma sappiamo - l'Inter in particolar modo purtroppo - che non c'è da abbassare la guardia. Quindi giusto ottimismo ma con altrettanta giusta cautela.

 

Fanno, dunque, ritorno i fantasmi del passato ma l'Inter sta volta si è attrezzata in perfetto stile 'Ghostbusters'. Da quel doloroso pareggio a San Siro contro lo Shakhtar che condannò i nerazzurri fuori dalle Coppe europee, la Beneamata è cresciuta molto e si è fatta le ossa.

 

Proprio da quella sera - da dimenticare volentieri - l'Inter si rimise in piedi e cominciò ad ingranare. Oggi la squadra è migliorata sotto ogni punto di vista: dalla difesa, diventata un muro impenetrabile, passando per il centrocampo, diventato ancor più dinamico e tecnico, continuando per l'attacco, diventato ancor più prolifico e versatile, alla mentalità, che oggi è quella di una squadra campione d'Italia.

 

Sì è visto esattamente quello che spesso si suol dire: “dagli errori si impara ancor di più dai successi”. Ecco, molto bene però ora anche basta. Adesso che la lezione è stata - a cara pelle - ben appresa, non è più concesso sbagliare. Anche perché, come dice un altro detto, “sbagliare è umano, perseverare è diabilico”. 

 

Il girone è ampiamente alla lportata dei nerazzurri e dopo tutto quello che hanno passato quest'estate, riuscendo a superare insidie ben peggiori, un girone di Champions è una bazzecola. Si deve superare anche questa, per ritornare a giocare una gara di ottavi di UCL dopo 9 anni dall'ultima volta.

 

E chissà mai, magari superare pure quelli e approdare ai quarti e - ancora più difficile ma chissà mai - così via. La squadra ha perso senza dubbio una considerevole parte della sua forza con gli addii pesanti che hanno avuto luogo in questa sessione di mercato estiva ma ha guadagnato più completezza per ogni reparto. Un aspetto molto importante per chi gioca più competizioni.

 

Inoltre, da non dimenticare, sono rimasti la convinzione e determinazione da campioni d'Italia, e gli insegnamenti. Saggi e utili insegnamenti. 

 

A cura di Manuel Delon


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