Come ben noto nella giornata di ieri è stata rinviata la partita tra Bologna e Inter che sarebbe dovuta andare in scena alle ore 12.30. Le tante positività riscontrate in casa rossoblu (8 giocatori) hanno spinto l’Asl locale ad imporre lo “stop” per tutti i giocatori di Mihajlovic, rendendo quindi impossibile che si disputasse la gara.

Ciononostante l’Inter si è presentata regolarmente sul terreno di gioco al fine di scongiurare la sconfitta a tavolino dato che i nerazzurri non avevano subito nessuno stop da parte delle autorità competenti. Alle 12.30, nel rispetto delle procedure previste, all’arbitro Ayroldi sono state presentate le distinte di gara di ciascun club (cioè il documento di gara che si consegna ufficialmente al direttore del match) e i nerazzurri hanno atteso, negli spogliatoi, il 45^ minuto prima di fare rientro a Milano. Il tutto dopo aver fatto una partitella su metà di campo disponibile per mantenere le gambe in allenamento. Proprio questo documento presentato ufficialmente dal Bologna rischia di condannare i felsinei alla sconfitta a tavolino. Come riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, “in linea teorica, “presentare” una distinta e poi non essere fisicamente allo stadio di fatto porta dritto allo 0-3 a tavolino”.

La questione, ovviamente verrà portata davanti al giudice sportivo con il Bologna che cercherà in ogni modo di difendersi dall’errore compiuto. Ciò che è certo è che il problema non riguarda più la sospensione e il rinvio di un match dopo una decisione da parte dell’Asl competente, bensì si tratta di un errore tecnico che viola il regolamento.

Il calcio italiano è di nuovo in lotta contro il covid, Bologna - Inter non è neanche incominciata ma potrebbe non accadere mai e con tanto di 0-3 a tavolino in favore del club milanese.


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