La notizia è di queste ore: Steven Zhang avrebbe parecchi dubbi sull'arrivo di Francesco Acerbi per rinforzare e completare la difesa dell'Inter. Alla base di questo sostanziale e iniziale no del patron nerazzurro all'acquisto non ci sarebbero motivazioni tecniche e/o anagrafiche (34 anni, come Ranocchia), ma economiche: i 2mln pattuiti per dieci mesi di prestito in cui il laziale giocherebbe una decina di partite, infatti, sembrano eccessivi a Zhang. E il presidente, al tempo stesso, vorrebbe evitare di alzare il monte ingaggi visto che l'Inter sta per firmare un settlement agreement.

Operazione bloccata dunque, come confermato i vari giornalisti al seguito dell'Inter. E tutto da rifare nella corsa al sesto centrale. Il no di Zhang all'innalzamento del monte-ingaggi tiene in piedi solo due strade: un prestito secco di un giovane talento dall'ingaggio contenuto, oppure una soluzione interna. Fontanarosa non aveva convinto Inzaghi nel precampionato, ma il sesto centrale potrebbe essere lui facendo la spola tra Primavera e prima squadra, oppure l'Inter potrebbe ripiegare su un altro tipo di centrale “casalingo”.

Stiamo parlando infatti di Lorenzo Pirola e Zinho Vanheusden, attualmente in prestito alla Salernitana e all'AZ Alkmaar. Un prestito che, per entrambi, si sta rivelando estremamente difficoltoso: Pirola ha giocato solo nove minuti nel 4-0 alla Sampdoria e non sembra totalmente nei piani di Nicola, Vanheusden è tuttora ai box e deve ancora essere convocato dai Kaaskoppen. Perchè dunque non richiamare uno di questi gioielli nerazzurri alla base come sesto centrale e alternativa di ruolo a de Vrij? Servirebbe un accordo con gli attuali club dei due difensori, ma questo scenario potrebbe rappresentare la soluzione inseguita da Zhang. Un sesto centrale giovane, senza un ingaggio elevato e per di più già noto ad Inzaghi. Vedremo che succederà nelle prossime ore, visto che Marotta e Ausilio stanno cercando di convincere il presidente a dare l'ok per il rinforzo chiesto da Inzaghi…


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