L’Inter perde in casa contro la Roma per 2-1, facendosi rimontare per l’ennesima volta in stagione, e sprofonda sempre di più nel baratro ma i colpevoli, ormai, sono sempre più evidenti e indifendibili.

Il principale colpevole di questo filotto indecente, 4 sconfitte in 8 partite e mai così male da dieci anni, è chiaramente Simone Inzaghi. Per fare un paragone: l’Inter non partiva così male in campionato dai tempi di De Boer. L’allenatore nerazzurro è indifendibile, i suoi errori sono chiari, lampanti e piuttosto grossolani. La sua permanenza sulla panchina dell’Inter può solo creare danni ai nerazzurri visto che l’allenatore si è dimostrato totalmente inadeguato. 
 

Partiamo da Handanovic: il capitano interista è uno dei peggiori portieri della Serie A, con una percentuale di parate ridicole. L’Inter, praticamente, prende goal ad ogni tiro subito, come dimostrato anche ieri contro la Roma dove i giallorossi vincono tirando in porta in solo due occasioni, ovviamente senza trovare opposizione di Handanovic che - anzi - compie un errore piuttosto grave nell’occasione della rete di Dybala. Inzaghi, però, imperterrito e ottuso continua a confermare lo sloveno in porta, pur avendo un portiere nettamente più forte in panchina come Onana, cosa peraltro dimostrata nelle due uscite stagionali del portiere ex Ajax. Errare è umano, perseverare è diabolico, bene: continuare con un portiere inadatto a certi livelli è decisamente diabolico e Inzaghi sembra non essere intenzionato ad affrontare il problema è cercare una soluzione. E la cosa “particolare” è come i difensori dell’estremo difensore sloveno si contino sulle dita di una mano, ormai (quasi) tutti hanno aperto gli occhi.

Non solo Handanovic, la squadra è totalmente priva di carattere e, come si narra dalla notte dei tempi, ogni squadra è immagine e somiglianza del proprio allenatore. Bene, Inzaghi trasmette insicurezza, paura e nessuno straccio di carisma. Esattamente ciò che si vede in campo dai giocatori schierati dall’allenatore ex Lazio. In pratica, in soli due anni, Inzaghi ha trasformato una squadra che giocava con una cattiveria agonistica impressionante in un gruppo di giocatori che pare non essersi mai visto prima d’ora. E, anche qui, le colpe di Inzaghi sono enormi e innegabili.

Terza dimostrazione di come Inzaghi sia inadatto per la panchina dell’Inter sono le dichiarazioni del tecnico piacentino: “La mia storia dimostra che dove alleno io aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e arrivano i trofei”. Frasi incredibili per quanto assurde di un allenatore in totale balia degli eventi che, davanti ad una serie di risultati imbarazzanti, cerca di anteporre il proprio ego al bene della squadra. Un’altra dichiarazione che mi ha fatto sorridere in maniera beffarda è stata quella sul cambio di Asllani: “Era tanto tempo che non giocava”. Chissà come mai non giocava visto che l’allenatore è proprio Inzaghi e se si tratta di Handanovic la titolarità in campionato è garantita e difesa a spada tratta.

Infine, per non farsi mancare nulla, l’allenatore interista si è anche giocato la carta della disperazione inserendo Valentin Carboni, gioiellino classe 2005 della primavera nerazzurra al debutto in Serie A. La classica mossa di chi non sa più da che lato voltarsi.

Per il bene dell’Inter è giusto che Inzaghi non sieda più in panchina, ogni minuto con lui alla guida dei nerazzurri sarà un minuto di sofferenza e di ritardo verso una difficile ripresa. Inzaghi con le sue folli decisioni, la titolarità di Handanovic in primis, ha condannato l’Inter ad una stagione che non promette nulla di buono e che a inizio ottobre recita già un -8 dalla vetta della Serie A e con un Barcellona in arrivo a Milano. Le colpe di Inzaghi sono evidenti, lampanti e lapalissiane, solo chi non vuole il bene dell’Inter può negarle. 

La soluzione? Nessuno ha la sfera di cristallo, ma una cosa è certa: la corsa di Inzaghi alla guida dell’Inter deve terminare il prima possibile.


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