Onana a SportWeek: "Mi ispiro a Neuer. La prima volta che ho visto Barella..."
Il portiere camerunense: "Milano è una città magnifica, manca solo il mare"
Intervistato da “SportWeek”, l'inserto settimanale de “La Gazzetta dello Sport”, André Onana ha ripercorso questo suo primo periodo all'Inter parlando anche di sé.
Così il portiere camerunense: “Handanovic è un gigante, mi tolgo il cappello. Mi aiuta e mi consiglia sempre. Sono un portiere moderno, esco, prendo tanti rischi e gioco con i piedi. Da bambino sognavo guardando i miracoli di Buffon e Casillas, ma il più grande è Neuer: fa cose da pazzi, mi ispiro a lui”.
Di seguito: “Calhanoglu e Dimarco calciano divinamente. La prima volta che ho visto Barella, ho detto a Lukaku: 'Ma questo è un mostro!'. Il popolo interista è incredibile, quando Romelu ha iniziato a riscaldarsi contro il Viktoria Plzen in Champions League a San Siro, mi tremava la terra sotto ai piedi: mai visto un amore così. Ora inizia a voler bene anche a me. Milano è una città magnifica, manca solo il mare. Sono africano e nero, vivo tra i bianchi rispettando le regole”.
Infine sull'avventura ai Mondiali con il Camerun, che ieri è stato sconfitto dalla Svizzera: “La sconfitta con la Svizzera è già alle spalle, Eto'o è venuto negli spogliatoi a incoraggiarci. Embolo è camerunese? È il calcio dei nostri tempi: non conta la nazionalità, ma la qualità. Ho scambiato la maglia con lui, c'è rispetto tra noi. La vita l'ha portato in Svizzera, come io sono finito in Spagna. Testa alta per le prossime sfide con Serbia e Brasile ai Mondiali, l'obiettivo è qualificarci agli ottavi di finale. Per noi il sogno resta vivo, intatto e raggiungibile”.