L'Inter torna in campo, e lo fa con 27mila tifosi a festeggiare il ritorno della Serie A e un poker. I nerazzurri debuttano contro il Genoa di Davide Ballardini, col 3-4-2-1 per ovviare alla squalifica di Lautaro e Calhanoglu-Sensi alle spalle di Dzeko, e convincono immediatamente. Dopo sei minuti arriva la rete di Skriniar, al 13' Calha raddoppia su assist di Dzeko: un gol e un assist in 13' per il turco: nella ripresa allargano il margine Vidal e Dzeko, che si sblocca in Serie A  dopo otto mesi (ultimo gol il 3 gennaio). Bene anche Brozovic, Perisic e Barella, ma è difficile trovare prestazioni negative nell'Inter, che sembra quella dell'anno scorso e ha la ferocia delle grandi squadre contro un Genoa “morbido” e mai insidioso. Di seguito le pagelle dei nerazzurri.

HANDANOVIC 6 - Mai impegnato, nell'unico tiro subito non si mostra sicurissimo. Sufficienza di stima. 

SKRINIAR 6.5 - Il primo marcatore dell'Inter 2021-22, il capitano aggiunto della squadra. Dà indicazioni, rincuora chi sbaglia e molto altro. Monumentale, respinge sulla linea il gol possibile gol di un Vanheusden in difficoltà sulle scorribande nerazzurre. 

DE VRIJ 6 - Fa girare l'Inter a suo piacimento e argina le poche azioni offensive del Genoa. 

BASTONI 6.5 - Un po' difensore, un po' terzino aggiunto. La scarsa pericolosità del Genoa lo porta a spingersi anche in avanti, con ottimi risultati. Esce per consentire a Dumfries di debuttare. (dall'84' DUMFRIES sv - Denzel, Justus e Morris, i tre esterni ingaggiati per sostituire Hakimi (si scherza) debuttano con un dribbling bruciante nell'area avversaria che però non porta al cross per Dzeko. Presto l'ex PSV sarà titolare, e ne vedremo delle belle). 

DARMIAN 6.5 - Inizia a destra e chiude sulla sinistra, sempre con qualità. Ottima prestazione, sia nella propensione offensiva che nella copertura difensiva.

BROZOVIC 7 - Primo tempo a tutto campo: non si limita a fare il frangiflutti e correre per tre, ma attacca lo spazio e sfiora il gol in un paio d'occasioni. La palla che serve a Perisic per il 3-0 annullato rasenta la fantascienza.  

BARELLA 7 - Ogni volta che lo vediamo in campo, sembra più forte della precedente. Sontuoso anche oggi, nonostante la condizione sia da affinare dopo le vacanze post-Europeo. Serve l'assist di tacco a Vidal, corre alla Kanté e agisce quasi da trequartista, costringendo spesso Sensi a giocare più arretrato. (dal 77' VECINO sv - Non ha tempo per mettersi in mostra). 

PERISIC 7 - Il Perisic che faticava da esterno del 3-5-2 o era addirittura impensabile in quella posizione è un lontano ricordo. Il croato effettua una grande partita di sacrificio e diventa spesso il terzo violino dell'attacco nerazzurro. Segna un gol, ma viene annullato per un fuorigioco millimetrico. Serve l'assist per il bis di Calhanoglu, e viene annullato anche quello. In attacco c'è sempre, deve solo partire un attimo prima. (dal 69' DIMARCO 6 - Ottimo ingresso del gioiello nerazzurro, che sfiora anche la rete. Lui e Perisic si giocheranno una maglia sulla sinistra. E occhio alla soluzione vista nel finale, con Dimarco nei tre dietro e Darmian a sinistra). 

CALHANOGLU 8 (MVP) - Semplicemente il migliore dell'Inter. Entra in campo con la voglia di spaccare il mondo con la sua nuova maglia, e ci riesce. Assist da corner per Skriniar al 6', gol personale con una bomba da fuori area al 13' (assist di Dzeko) e doppietta annullata per fuorigioco di Perisic. Ha già in mano l'Inter, e si prende una meritata standing ovation dalla sponda giusta di San Siro. Scherzando, verrebbe da dire che ha assorbito bene il salto da una piccola ai nerazzurri… (dal 77' SATRIANO sv - Chi se l'aspettava titolare vista l'assenza di Lautaro, viene deluso. Satri, grande protagonista nel precampionato, debutta per un quarto d'ora e impegna Sirigu nel finale. Pochi spunti e pochi palloni ricevuti). 

SENSI 6 - Il meno appariscente della trequarti nerazzurra. A sorpresa, più di lotta che di governo. Partecipa alla manovra avvolgente, ma non arriva mai al tiro. Buonissima prestazione e buonissima tenuta, che fanno ben sperare per il futuro. (dal 69' VIDAL 6.5 - Un altro Vidal rispetto all'anno scorso e al precampionato. Agisce, e bene, da incursore. Gol e assist). 

DZEKO 7.5 - Un alieno sbarcato oggi sulla Terra penserebbe che Edin sia nerazzurro da un decennio, invece è arrivato solo settimana scorsa. Qualità e personalità per il bosniaco, che viene a prendersi regolarmente palla a centrocampo, aiuta nella costruzione e serve l'assist per la rete di Calha. Nella ripresa cerca il gol, che in Serie A mancava dal 3 agosto, con insistenza e cattiveria agonistica: arriva all'88' e tutti i compagni esultano per lui. Un debutto da ricordare e un messaggio all'eventuale attaccante in arrivo: Edin vuole essere titolare. 

All. SIMONE INZAGHI 7.5 - Chi si aspettava un'Inter in difficoltà o vedova di Antonio Conte, viene subito smentita. Inzaghi parla poco e lavora tanto, e ha costruito una squadra che vuole dominare la partita in ogni fase e gioca con la libertà mentale dei campioni in carica: possesso palla, palleggio, azioni costruite a suon di tentativi in allenamento e gol che arrivano a grappoli. L'avventura di Conte iniziò col poker al Lecce e Lukaku protagonista, quella di Inzaghi con Dzeko e Calhanoglu sugli scudi nel poker al Genoa. Simone è anche un fine psicologo: lo dimostrano gli ingressi di Vecino e Vidal, che si sentiranno subito importanti, e quei minuti concessi a Dumfries per fargli assaggiare il boato di San Siro. Buona, anzi buonissima, la prima.  


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