Skriniar, fonte: Instagram.
Skriniar, fonte: Instagram.

Una sistemata a qualche problema iniziale e via: difesa granitica ma al tempo stesso propositiva. L'Inter chiude il girone d'andata con sole 15 reti subite, registrando la seconda miglior difesa del campionato. Ecco le pagelle dei suoi protagonisti:

HANDANOVIC: 6

Non impeccabile nell'avvio di stagione, con qualche errore di troppo, ma si rifà verso la seconda parte, mettendo a segno interventi importanti e trovandosi sempre pronto all'occorrenza. Una prima parte da 5 e una seconda da 7. Ed ecco formulato il suo voto: 6, come i clean sheet consecutivi realizzati nelle ultime 6 gare di campionato. (Radu e Cordaz S.V.)

SKRINIAR: 7.5

L'unico che dalla prima gara di campionato fino alla gara contro il Torino ha tenuto prestazioni importanti, in maniera costante, sia in Serie A che in Champions League. Ma non è tutto: anche se ormai è da tempo che non rappresenta più un problema per lui, qualche anno fa giocare in una difesa a 3 lo metteva in difficoltà, in questo girone d'andata, invece, il numero 3 rappresenta il numero di gol realizzati. Contributo offensivo che si aggiunge alle sue scalate verso l'area avversaria, spesso utili ed efficaci.

DE VRIJ: 6.5

Il faro della difesa. Colui che guida i braccetti laterali e fa partire le azioni dei nerazzurri. Da manuali i suoi lanci a imbeccare gli esterni o attaccanti lanciati a rete. Tra un inizio con qualche aggiustamento da mettere in atto tatticamente, specie sulla posizioni del baricentro, e l'infortunio che lo ha tenuto fermo per circa 3 settimane non ha brillato come il suo solito, ma la sua metà di stagione è più che sufficiente.

BASTONI: 7

Un paio di problemi tattici da mettere a punto ed ecco che diventa un'arma con doppia funzionalità infallibile: difensivamente sempre sul pezzo e offensivamente un valore aggiunto. Il prototipo ideale di di difensore moderno. Non ha ancora messo la sua firma fra i gol marcati dai nerazzurri ma col suo mancino preciso e affino, e una valanga d'inserimenti dietro la linea difensiva avversaria ne ha conseguiti a tanti altri. (Kolarov S.V.)

D'AMBROSIO: 6

Una garanzia: sempre utile in caso di ogni evenenzia. La sua prima parte di campionato si riussume tutta quanta nella trasferta contro l'Empoli. Dove all'occorrenza si è improvvisato come portiere, salvando sulla linea di porta una conclusione avversaria, come già fatto in precedenza a Genova contro la Sampdoria su Caputo; come attaccante, segnando la rete che ha aperto i giochi e portato in vantaggio l'Inter; e come motivatore e buon compagno di squadra, andando a caricare Dumfries, che al momento viveva un periodo non semplice.

RANOCCHIA: 6.5

Estremamente prezioso. Nel periodo cruciale del girone d'andata, nonché quello dove c'è stata la svolta definitiva dei nerazzurri, ha preso le veci di De Vrij, out per un infortunio rimediato con la nazionale olandese durante una gara di qualificazione ai mondiali, più che egregiamente. La prestazione tenuta contro il Napoli, nonostante siano state due le reti concesse agli avversari, racconta bene la prima parte di stagione del nerazzurro: strepitoso ogni qualvolta che viene chiamato in causa.

DIMARCO: 6.5

La prova vivente che un po' di gavetta fa solo un gran bene. Decisamente all'altezza del gruppo con cui convive e delle sue ambizioni: ne ha di personalità e carattere da vendere. Utile a palla in movimento ma anche ferma: quando c'è un angolo o un calcio di punizione a suo carico, c'è sempre da aspettarsi che succeda qualcosa. Non si può fare lo stesso discorso per i calci di rigore, ma anche qui sorge un merito da fargli: quando commette un errore, impara subito da quest'ultimo e rimedia alla grande. Un buonissimo vice Bastoni e, quando serve, Perisic.

 

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