Questa mattina all’arrivo ad Appiano i giocatori dell’Inter hanno trovato una sicuramente gradita sorpresa ad attenderli: degli striscioni d’incoraggiamento attaccati ai cancelli del centro d’allenamento da alcuni esponenti della Curva Nord. Gli striscioni erano dedicati alla squadra e anche ad alcuni singoli, in particolare a Samir Handanovic e Lautaro Martínez. Il capitano e l’attaccante nerazzurro stanno vivendo un momento difficile, ma la Nord ha scelto giustamente di sostenerli.

I discorsi tecnici riguardo i due calciatori nerazzurri sono ovviamente molto diversi. Handanovic è ormai da dieci anni il numero uno dell’Inter. Per tanti anni ha difeso egregiamente la porta del club meneghino, diventandone anche degno capitano nel febbraio 2019. Handanovic compirà in estate 38 anni e se già nella scorsa stagione si era intravista qualche crepa farsi largo sul muro sloveno, quest’anno appare ancor più evidente per l’Inter la necessità di trovare un nuovo numero uno. Per l’estate è già stato bloccato Onana, ma prima dell’arrivo dell’estremo difensore camerunense ci sono uno scudetto e una coppa italia da provare a vincere,  e per farlo c’è bisogno anche delle parate di Handanovic; che non sarà più il miglior portiere della Serie A, ma resta comunque una bandiera che è giusto proteggere e difendere anche di fronte agli errori, dopo la grande fedeltà dimostrata negli anni, e perché fischiare o insultare un determinato giocatore non è mai stato producente.

Questo discorso vale ancor di più per Lautaro Martínez, che rispetto ad Handanovic ha un’età diversa, e dopo il salto di qualità compiuto nei due anni agli ordini di Conte, sta vivendo una stagione ricca di alti e bassi. Gli ultimi due mesi  in particolare sono stati avari di soddisfazioni per il Toro che è chiamato ad invertire la rotta il prima possibile, perché l’Inter non può fare a meno dei suoi gol per raggiungere gli obiettivi prefissati.  E proprio i gol rappresentano il vero problema di Lautaro in questa stagione, orfano del gemello Lukaku, il peso dell’attacco nerazzurro si è concentrato inevitabilmente su di lui per la prima volta dal suo sbarco a Milano nel 2018, e questa può essersi rivelata una pressione in più da dover affrontare.

L’unica possibilità è stare uniti e marciare insieme verso gli obiettivi. Per farlo servono la collaborazione di tutti: giocatori, società e tifosi. Il messaggio della Nord è di sostenere, non di fischiare o insultare, in un momento di difficoltà e dove i punti iniziano a pesare.  Il fronte nerazzurro risponde compatto, anche con la “benedizione” e l’incoraggiamento del noto giornalista di dichiarata fede interista Enrico Mentana. Ed è davvero difficile pensare che non sia la cosa migliore da fare.


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