Continuano i rumors legati al futuro stadio di Inter e Milan. La soluzione comune è sempre più lontana e l'ultimo incontro con il sindaco di Milano Beppe Sala non ha fatto che altro che alimentare le voci di una possibile soluzione per entrambe le squadra lontano da San Siro che porterebbe dunque alla costruzione di due stadi disgiunti.

La zona favorita per il Milan è quella di La Maura in cui è già presente un ippodromo, per l'Inter si era parlato della possibilità di Sesto San Giovanni alimentato dalle parole di Antonello che aveva parlato, in caso della fine del progetto comune, di uno stadio al di fuori del comune di Milano.

Il luogo designato sembra non essere più Sesto San Giovanni ma bensì Assago, dove, al Mediolanum Forum, gioca le partite casalinghe l'Olimpia Milano.

Costruire lo stadio in autonomia non è mai stato il primo piano per i nerazzurri ma negli ultimi giorni sembra essere diventata l'unica possibilità e parrebbe che siano stati firmati già i documenti preliminari con i proprietari di un'ampia area non lontana dallo stesso Forum.

L'incontro di ieri con Sala ha evidenziato la ferrea volontà della nuova proprietà rossonera di perseguire la strada del progetto unicamente rossonero nell'area di La Maura dando così l'input a Suning di virare sull'idea Assago.

Antonello, Ceo Corporate nerazzurro, ha confermato che l'Inter non rimarrà con il vecchio San Siro e, senza rivelare la location designata per motivi di riservatezza, ha fatto capire che il piano B è reale e fattibile.

Antonello ha confermato la possibilità di uno stadio al di fuori dei confini cittadini ma nella zona dell'hinterland. 

Assago, oltretutto, anche grazie alla linea M2 della metro e proprio alla presenza dell'Olimpia è già di per sè un luogo di importante valore per i milanesi e non soltanto un comune confinante.

I rallentamenti del progetto della Cattedrale in comune con il Milan, avvenuti ben prima del passaggio di proprietà è probabile che abbiamo portato la società interista a vagliare altre opzioni ben prima delle voci sul possibile dietro front dei rossoneri. 

Da Palazzo Marino filtra delusione per l'ormai quasi certo arenarsi del progetto comune, ancor più ora che tutti i nodi erano sul punto di essere sciolti.

Giuseppe Sala ha intimato il Milan di dare una risposta definitiva nelle prossime tre settimane confermando la possibile scelta solitaria presso La Maura e l'esigenza dei nerazzurri di guardare fuori per mancanze di altre aree a Milano adatte alla costruzione di un nuovo stadio senza la demolizione di San Siro.

Se le cose andassero in questa direzione rimarrà solo da capire cosa ne sarà di San Siro: il Milan a La Maura, l'Inter ad Assago; e San Siro?

Questa volta sembra che l'eterna burocrazia italiana abbia perso di fronte alla fretta dei due club di arrivare in tempi più brevi ad una decisione definitiva.


💬 Commenti