Direttamente dal ritiro di Malta, Kristjan Asllani è stato intervistato da “La Gazzetta dello Sport”. 

Così il giovane mediano albanese, alla prima stagione all'Inter: “Devo crescere, migliorare, e perché sono in un centrocampo di campioni. Ero e sono pronto, ma non pensavo avrei giocato chissà quanto, proprio per il livello dei compagni. Ma io sono contento dei miei spezzoni e sono convinto che questo sia il momento di imparare: da Brozovic a Calhanoglu, li considero tutti dei maestri”. 

Di seguito: “Richiesta di andare in prestito da parte mia? Mai, tutto falso. Sono contento qui e voglio rimanerci. Sono stato io a fare questa scelta e la rifarei. Fin dall’inizio sapevo a cosa sarei andato incontro: è tutto parte di un percorso”. 

Continua: “Ho fatto pure il trequartista, ma mi considero un mediano davanti alla difesa. Andreazzoli è stato fondamentale nel farmi giocare in diverse posizioni, oltre ad essere un maestro, un educatore: ha creduto in me. Inzaghi gli somiglia in questo, fa sentire i giovani parte di un tutto”. 

L'ex Empoli ricorda poi l'errore in casa del Barcellona: “Se non ci penso io, mi ci fanno pensare gli altri, Alla lunga un po’ stufa… Ma ammetto di non aver dormito per quattro giorni, passavo le notti a guardare quell’azione, ce l’ho stampata in testa. Vi assicuro che volevo darla di prima a Mkhitaryan. Poi ho preferito stoppare e poi passargliela, ma il controllo è andato un po’ lungo: a quel punto non c’era più spazio. Pensavo di segnare, ma è andata male. Ero distrutto, ma mi hanno consolato tutti, proprio tutti”. 


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