Il CEO dell’area sportiva dell’Inter, Giuseppe Marotta, è stato intervistato dal giornalista Fabrizio Biasin a margine di un incontro al “Pirellone” con l’Inter Club del Consiglio Regionale della Lombardia.

Questi gli argomenti toccati dall’amministratore delegato nerazzurro:

QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI DI CHAMPIONS LEAGUE - "I giocatori e il mister hanno raggiunto un traguardo importante che mancava da dieci anni. L'equazione chi più spende più vince non è sempre valida. Il portafoglio pieno aiuta, ma dove non ci sono i soldi servono competenza, passione, tante virtù che ho trovato in questa Inter. Abbiamo dato una svolta a un cammino di crescita, oggi siamo in un palcoscenico più consono alla storia del club".

INZAGHI - "Non sono sorpreso perché ho avuto modo di lavorare con lui da calciatore. Alla Lazio aveva dato l'esempio di un allenatore vincente. Abbiamo fatto una scelta nell'arco di poche ore con un allenatore che si adattava alla squadra anche per il modulo. I risultati di inizio stagione sono stati buoni. Era nel taccuino mio, di Ausilio e Baccin. Abbiamo anticipato di qualche ora il rinnovo con la Lazio. Siamo stati tempestivi. Non sarebbe stato facile se avesse firmato con la Lazio, posso dire che cercavamo sicuramente un allenatore italiano. Non perché voglia escludere gli allenatori stranieri ma perché penso abbiano caratteristiche differenti".

CONTE - "Fa parte del calcio, il bello è anche questo, ci sono avvicendamenti inaspettati. A Conte va riconosciuto il merito di aver tracciato una strada fatta di valori e importanza della vittoria. Sulla buonuscita è una bella domanda, ma è acqua passata. Parliamo del presente".

CAMBIO DI PROPRIETA’ - "Colgo l'occasione per fare chiarezza. I club inglesi sono di proprietà straniere. I proprietari non sempre vivono la quotidianità della gestione ma ci sono i dirigenti che hanno questo compito. La proprietà deve dare stabilità. Ringrazio la famiglia Zhang, in primis Steven che è molto appassionato di questa società. In questi anni sono stati investiti centinaia di milioni di euro. Se l'Inter ha trovato stabilità e ha dato spazio a un periodo vincente lo deve alla famiglia Zhang. La pandemia ha creato problemi a tutti i club e anche il gruppo Suning ne ha risentito, ma la vicinanza non è mai mancata. Il modello precedente non si può più adottare perché c'è un'involuzione finanziaria in generale, bisogna trovare modelli di sostenibilità differenti. Vendendo giocatori e sostituendoli nel migliore die modi. Credo sia anche eticamente corretto, i costi sono sproporzionati rispetto ai ricavi".

CAPITOLO MERCATO - "In Italia siamo stati superati da diverse nazioni europee riguardo alle disponibilità economiche. Abbiamo il grande problema del costo del lavoro. Dobbiamo ridurre i costi e produrre calciatori dalle giovani sfruttando anche i valori che i calciatori rappresentano e che hanno permesso all'Italia di vincere l'Europeo. Ci sono due valutazioni riguardo alle prossime sessioni di mercato. Gennaio è un mercato di riparazione, siamo fortunati nell'avere una rosa che non ha falle profonde. Ci sta dando soddisfazioni ed è giusto continuare. La finestra invernale è molto difficile, servono soluzioni all'altezza della rosa. Noi siamo terzi in Italia, agli ottavi di Champions. Non credo ci saranno stravolgimenti. Il fatto che Baccin sia in Argentina rientra nelle attività ordinarie. Segue con attenzione i campionati in Argentina e nelle nazioni limitrofe per individuare chi potrebbe fare bene nel nostro modello. Vlahovic è un attaccante moderno, grande talento. C'è un aspetto di conflittualità con la Fiorentina ma spero si risolva perché mi rendo conto che è brutto per una società vedersi sfilare un patrimonio cresciuto anche grazie alla società stessa. Sarebbe bello possano continuare insieme. Posso dire che rappresenta uno dei giovani più interessanti del campionato italiano. Dico anche che davanti abbiamo esperienza e gioventù, con una qualità elevata, non guardiamo ad una punta. Bisogna però avere ambizione, buttarsi anche nelle trattative impossibili. Poi ci sono operazioni che non potremo concludere. Adesso però è presto".

CAPITOLO RINNOVI - "Se i calciatori vogliono restare con noi siamo orgogliosi di tenerli in rosa. La volontà del giocatore è sempre fondamentale. Noi non possiamo dispensare milioni ma se esiste la possibilità e i calciatori capiscono il nuovo modello del calcio italiano e dell'Inter si può proseguire insieme. L'Inter dà tanto ai giocatori. Credo che altrove sia difficile trovare questo affetto, serietà, professionalità, competitività rappresentata dalla Serie A. Credo proprio si possa arrivare a un accordo anche con Perisic e Brozovic".

LUKAKU - "La volontà del giocatore è stata fondamentale. Nella circostanza sono confluite la sua volontà di tornare al Chelsea e dall'altra la società non poteva rinunciare a una cifra straordinaria. Ma non ci fosse stata la volontà del giocatore parleremmo di cose differenti, quindi sfatiamo un mito".

ADDIO ALLA JUVE - "C'è un ciclo sia per quanto riguarda i giocatori che per gli allenatori, ed è giusto quindi che ci sia anche per i dirigenti. Sono però molto contento di essere all'Inter. Andavo a vederla ad Appiano Gentile in bici da casa, erano i tempi della Grande Inter e mi ricordo tante partite viste. Allora le due milanesi andavo in ritiro a Como e a Varese e quindi al sabato si andava negli alberghi per incontrare le squadre. Ho conosciuto Luisito Suarez che avevo 10 anni. Da piccolo ero tifoso del Varese e se sono dove sono oggi lo devo anche a quella società".

IPOTESI MILAN - "Le conoscenze coi dirigenti del Milan ci sono e sono buone. Ci sono stati pranzi e cene in cui si parla di tutto, ma io ero alla Juventus e non ho dato spazio ad alcuna apertura".

PLUSVALENZE FITTIZIE - "Il modello italiano deve garantire il player trading. Siamo un campionato di transizione, i campioni non finiscono più la carriera qui. Ad esempio con Lukaku e Hakimi abbiamo visto che chi viene in Italia e fa bene ha la speranza di andare al Psg o in Premier. Dobbiamo assistere anche a queste situazioni perché Hakimi e Lukaku hanno generato plusvalenze. L’Inter però non ha alcun problema”.

RINNOVO - "Come dirigenza abbiamo un buon rapporto con la proprietà. Vedremo come il Covid condizionerà il rientro di Steven Zhang a Milano. Ma sia io che Ausilio, Baccin e Samaden siamo contenti di proseguire l'esperienza all'Inter ed è qualcosa di reciproco con la proprietà. Credo che alla prima occasione ci siano i presupposti per rinnovare, ma non so se fino al 2025".

 

Luca Mercuri


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