Terza sfida nella massima competizione europea, l'ultima del girone d'andata, ed ecco di nuovo una squadra molto aggressiva sia in fase di possesso che in fase di non possesso.

Dopo le partite con Real Sociedad e Benfica arriva il Salisburgo, che con le precedenti due condivide una fase di pressing aggressiva, seppur diversa (più da quella della Real Sociedad, con quella del Benfica ci sono più similitudini), ma con una fase di possesso molto più verticale complice il modulo con cui giocano.

Il 442 col rombo è una prerogativa in Austria da tanti anni e neanche quest'anno si smentisce, con una formazione giovanissima ma con alcuni componenti che hanno già una discreta esperienza europea.

Chiaramente nella Bundesliga austriaca la fa da padrona, dominando spesso in tutte le fasi si gioco come si può notare dal grafico sottostante, ma attraverso quali principi di gioco?

Anche il portiereLe porzioni di campo in cui il Salisburgo ha il predominio nel suo campionato, come si può vedere non lasciano molto spazio agli avversari.

FASE DI POSSESSO

Costruzione

La squadra comandata da Gerhard Struber è avvezza alla costruzione dal basso godendo di un portiere più che discreto a livello tecnico, centrali di difesa con buone capacità tecniche e di conduzione, come anche i terzini.

La costruzione è caratterizzata molto spesso da un 4+2 con il vertice basso, Gourna-Douath, sempre presente ed una delle due mezzali del rombo (abitualmente quella destra, Bidstrup) che si abbassa.

Il vertice basso è abituato a stare con la palla tra i piedi, però a volte fatiche se pressato in maniera aggressiva e non è una cima nel gioco nello stretto.

4+2

Un'altra soluzione che possono utilizzare è quella di far sganciare entrambi i terzini ed allargare molto i due centrali, con il portiere che sale centralmente per attirare la pressione.

L'intento è quello di allargare il più possibile la pressione avversaria e forzarli a decidere se concedere il centro del campo o le fasce.

Trattandosi di un 442 con rombo/4312 è consuetudine anche far fare uno smarcamento fuorilinea della mezzala facendo salire il terzino, per aumentare il tasso tecnico in uscita palla ed occupare in ampiezza il campo.

Non solo, le mezzali solitamente sono più centrali ma possono seguire l'azione allargandosi davanti ai terzini con conseguente scesa del trequartista (Gloukh).

Già da qua si nota la densità che porta lato palla il Salisburgo con tutta la squadra che accorcia, caratteristica anche della fase di non possesso come vedremo più in là.

Per rompere le linee di pressione possono anche optare per una soluzione più rischiosa: sfruttano le doti in conduzione dei centrali, spesso verso le fasce cercando i terzini.

Pavlovic ad esempio è primo in campionato per conduzioni progressive fatte ogni 90'.

 

Sviluppo

Come detto gli austriaci sono molto diretti e verticalizzano spesso, hanno varie armi per sviluppare la manovra offensiva.

Cominciamo col dire che è molto chiaro l'assetto tattico una volta battuta la pressione, con le fasce presidiate dai terzini ed il centro del campo occupato dai 4 centrocampisti.

Molto chiaro il rombo a supporto delle due punte.

Se l'azione si svolge per vie laterali (sempre dai piedi dei terzini) il resto dei compagni accorcia sempre molto per offrire più opzioni di passaggio possibili, a supporto c'è sempre una mezzala, la punta ed il trequartista, in alcuni casi anche il centrale di difesa, sempre molto propositivo con e senza palla.

bvb
Ben 5 giocatori occupano quella porzione di campo, con Bidstrup che accorcia come detto.

Chiaramente hanno tutti buone doti tecniche per giocare nello stretto e cercare imbucate.

Molto occupata anche la zona di rifinitura e raggiunta tramite ottime verticalizzazioni soprattutto dei centrali ma anche del vertice basso.

Solitamente chi la presidiano sono il trequartista ed una mezzala, quella che non scende ad aiutare in fase di costruzione (spesso quella sinistra).

Dedic, il terzino destro, è anche molto importante per la risalita del campo data la sua indole nel condurre palla soprattutto verso le parti centrali del campo.

Attacco linea

Il Salisburgo non è una squadra che fa del fraseggio la sua miglior dote, è molto diretta ed utilizza molto lanci lunghi a scavalcare la difesa per sfruttare le doti atletiche di Konatè e Simic, molto bravi ad attaccare la profondità seppur in modi diversi.

Il primo è infatti più brevilineo, incide molto più negli ultimi 25 metri, il secondo ha una cavalcata poderosa ed è più adatto a corse lunghe.

Molto utilizzati inoltre i cross sfruttando l'ampiezza data dai terzini, pur non avendo, oltre Simic, giocatori fortissimi nel gioco aereo.

Sono sicuramente molto bravi a far chiudere gli avversari dato che occupano bene, come detto sopra, la zona di rifinitura ma anche le fasce, formando linee a 4 con trequartista e mezzala a sostegno o “simil” linee a 6, con questi ultimi vicini a punte e terzini.

Linea a 4.
Linea a 6.

Chiaramente non utilizzano solo lanci lunghi ma verticalizzano molto palla a terra soprattutto per andare in zona di rifinitura, per poi scaricare sul terzino o cercare l'imbucata verso gli attaccanti.

In campionato sono primi in maniera indiscussa per produzione offensiva, con 18.66xG creati in 11 partite.

FASE DI NON POSSESSO

Prima pressione

Praticamente tutte le squadre di scuola austriaca/tedesca hanno un approccio molto aggressivo in pressing, il Salisburgo non è da meno.

Sono primi in campionato per PPDA insieme al LASK (7.8) e primi in campionato per azioni di pressing che finiscono con un tiro.

Condividono con il Benfica il fatto di aggredire in modo molto reattivo, come i portoghesi cominciano l'azione quando la palla arriva sulla fascia e accorciano molto lato palla facendo tanta densità, andando spesso anche in inferiorità numerica.

7 giocatori in pochi metri di campo.

Entrambe infatti hanno problemi a difendere l'ampiezza: se gli avversari riescono a trovare l'uomo libero sul lato debole concedono tanto campo, a maggior ragione gli austriaci perché giocano con un modulo molto “stretto” e con nessun giocatore di fascia.

La mezzala destra (Bidstrup) sale sul terzino, quella sinistra (Kjaergaard) stringe a centrocampo lasciando il lato debole scoperto, la palla arriva lì ed il Benfica va su Di Maria (in alto a sinistra)…
…a quel punto il terzino affronta l'1v1 ma si trova in inferiorità numerica contro la sovrapposizione del terzino, non essendoci altri giocatori di fascia che possano ripiegare ed aiutarlo.

Per l'appunto, soffrono tantissimo le sovrapposizioni esterne.

Contro difese a 4 pressano con le due punte sui centrali e le mezzali sui terzini, di base il trequartista sul vertice basso ma dipende com'è orientato il giro palla.

Adesso che la palla è in zone centrali il Salisbrgo non pressa ed il trequartista è sul vertice basso, ma il giro palla va verso sinistra, facendo scattare le rotazioni.
La mezzala va sul terzino e Simic chiude il centrale, Gloukh lascia il vertice basso per andare sulla mezzala avversaria a supporto e Konaté si occupa del vertice basso, più dietro il terzino sull'ala avversaria.

Questa spartizione degli uomini in pressing tra i vari giocatori è ottima per assicurarsi la superiorità numerica in difesa, ma può portare a disattenzioni ed incomprensioni tra i giocatori.

Qui Gloukh e Simic non si intendono, Gloukh era sulla mezzala e Simic sul difensore centrale, vanno entrambi sul vertice basso in ritardo facendo saltare il pressing.

Rotazioni ovviamente ancora più accentuate contro squadre che giocano con difese a tre data la grande presenza di giocatori in costruzione.

Con il LASK ad esempio ogni giocatore aveva due opzioni di pressione a seconda di dove andava la palla.

Simic va sul centrale se la palla è verso destra, sul braccetto di sinistra se è verso sinistra. Konaté sul braccetto di destra o sul centrale. La mezzala destra sul quinto di sinistra o sul centrocampista sx. Gloukh sul centrocampista dx o su quello di sinistra. La mezzala sinistra sul braccetto di destra o sul centrocampista dx.

Un possibile difetto attaccabile, che la Real Sociedad ha sfruttato molto bene nella loro sfida la seconda giornata di Champions, è che le mezzali, dovendo aggredire i giocatori di fascia, possono lasciare la zona centrale del campo sguarnita, zona che i centrocampisti avversari possono attaccare se c'è qualche rotazione lenta o sbagliata.

Blocco basso/medio

Se il pressing non va gli austriaci un 4312 lasciando la linea abbastanza alta per sfruttare le doti atletiche dei centrali, anche qui con l'intento di bloccare le vie centrali.

In caso di blocco basso chiaramente le distanze si accorciano, a quel punto il trequartista sembra quasi formare una linea a 3 con i due attaccanti formando un 433 molto compatto.

Anche qui la prerogativa è fare densità sul lato palla, la zona di rifinitura è spesso difficilmente accessibile e riescono a raddoppiare bene sulle fasce.

Inoltre i centrali hanno buone capacità nel rompere la linea, sono molto fisici e reattivi.

Transizioni

Nelle transizioni offensive sono molto pericolosi grazie alle doti atletiche non solo delle due punte come già sottolineato ma anche dei terzini che sono ottimi portatori di palla.

Le punte tendono ad allargarsi liberandosi delle preventive avversarie per poi puntare in velocità i difensori.

In transizione difensiva fanno della riaggressione il loro credo.

Il gegenpressing è un must per loro e spesso riescono a recuperare palla grazie anche ai tanti giocatori lato palla che hanno in fase di possesso, che gli permette di essere in posizione vantaggiosa per riprendersi il pallone.

Non hanno però grandi letture nelle marcature preventive, lasciando spesso troppo spazio agli attaccanti in ripartenza.

Emblematiche alcune azioni in cui il centrale porta il pallone in zona offensiva ma non c'è mai un giocatore a coprirlo. 

Solet come suo solito parte palla al piede ma se l'allunga, dietro però non c'è nessuno a coprirlo ed il Salisburgo concede una facile ripartenza.

PREVIEW INTER-SALISBURGO

Come forse avrete capito anche dalle similitudini con il Benfica (se avete letto la preview di quella partita chiaramente), l'Inter ha dei grossi vantaggi nell'affrontare questa squadra.

La loro pressione è aggressiva ma, per come l'hanno condotta quest'anno, non dovrebbe spaventare i Nerazzurri che portano tanti uomini nella prima manovra e sanno muoversi negli spazi in maniera ottimale; ci sono tante possibilità di trovare spesso l'uomo libero sul lato debole con buone combinazioni, che gli interisti sanno perfettamente come fare.

Situazione che potremmo facilmente vedere stasera, con una pressione molto orientata lasciando però il braccetto di sinistra libero.

Non solo in situazione di sviluppo dell'azione ma anche in prima costruzione.

Una soluzione che si è vista nella sfida con la Real Sociedad, a quel punto Pavard avrebbe tanti metri da fare col pallone.
Più o meno stesso principio.

Inoltre i loro problemi nel difendere l'ampiezza si sposano alla perfezione con una squadra come quella di Inzaghi che fa dell'attacco della suddetta il suo miglior pregio.

Da vedere in che modo presseranno e con quali uomini.

Vista l'assenza di altri giocatori di fascia oltre ai quinti, il Salisburgo potrebbero osare una pressione coi terzini, cosa che raramente gli vediamo fare.

Nella loro amichevole estiva il Salisburgo ha adottato una soluzione simile con il vertice basso che scalava in difesa per prendere in marcatura il secondo attaccante e sfruttare la superiorità a centrocampo.

Lato Inter si vedrà cosa vuole fare Inzaghi con quel centrocampo formato da 4 giocatori, sui terzini è molto probabile ci vadano i quinti perché non puoi perdere altri giocatori nella zona centrale essendo già in inferiorità numerica.

Potremmo vedere qualcosa di simile, starà poi ai quattro giocatori arretrati dividersi i quattro offendenti a seconda di come si muovono.

Nel caso Kjaergaard si smarcasse aggiungendosi alla linea dei difensori sarà sicuramente barella quello che dovrà pressarlo, con conseguente salita di Calhanoglu a sostituirlo.

L'Inter potrebbe inoltre soffrire nella parte centrale del campo nelle fasi di difesa posizionale, anche perché gli attaccanti sono due e c'è un Acerbi “di troppo", con il solo Calhanoglu contro i due rifinitori degli austriaci nella propria trequarti.

Difficile, ma potremmo vedere uno dei due quinti aiutare centralmente risolvendo l'inferiorità numerica, o vedere spesso uno dei due braccetti rompere la linea col rischio però di lasciare il centro della difesa soggetta a filtranti.

Potrebbe essere una partita più da pressing alto per questo motivo, rischiando però di fare il gioco degli avversari.

Insomma sarà interessante vedere la lotta tra l'ampiezza interista e la verticalità degli austriaci, ma credo proprio, anche considerando i valori in campo, che i Nerazzurri abbiano tutte le carte in regola per vincere la partita con non troppa difficoltà.

Sarebbero fondamentali i tre punti anche perché nel girone di ritorno l'Inter avrà due trasferte su tre, chiudere quello d'andata con 7 punti metterebbe i ragazzi di Inzaghi in una buona posizione.

Dopo aver provato a predire la partita di stasera non ci resta che aspettare e sperare, buona partita a tutti!

 

 


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