L'esultanza di  Džeko dopo il goal, fonte: Profilo Twitter Inter
L'esultanza di Džeko dopo il goal, fonte: Profilo Twitter Inter

Gennaio, a fronte di tre gare contro Lazio, Juventus e Atalanta racchiuse in 7 giorni, sembrava una scalata del monte Everest. Poi è toccato dare un'occhiata al calendario di Febbraio, e ci si è accorti che quei tre match ravvicinati non erano altro che un riscaldamento.

L'Inter, infatti, durante questo mese, dovrà affrontare consecutivamente il Milan domani sera alle 18.00, poi la Roma in Coppa Italia a San Siro, di seguito il Napoli al 'Diego Armando Maradona', e infine il Liverpool in Champions League in casa. Il tutto circoscritto nella bellezza di 11 miseri giorni. Poi, volendo, si può pure menzionare la sfida contro il Sassuolo - che non sarà una big del campionato ma sa il fatto suo - 4 giorni dopo alla gara contro i reds.

C'è poco da dire: saranno 11 - o 15, se prendiamo in considerazione i neroverdi - giornate impegnative su tutta la linea. Anche perché i match ravvicinati semplici non sono, figuriamoci dei match ravvicinati e di caratura molto importante. Ma niente vittimismo: fa parte del gioco in generale e, soprattutto, fa parte della quotidianità di una grande squadra. D'altronde, passato questo mese - chiaramente senza dar nulla per scontato - le sfide che attenderanno i nerazzurri saranno più abbordabili sulla carta.

Si tratta del famoso "altro lato della medaglia". Che comprende anche un altro lato, che visto da un altro punto di vista, è molto positivo: qualora gli uomini d'Inzaghi riuscissero a superare queste settimane indenni, racimolando almeno 4 punti in campionato contro i rossoneri e i partenopei e considerando anche i 4 punti di vantaggio sulle inseguitrici - esattamente Milan e Napoli - con una sfida giocata in meno, la strada verso lo scudetto si farebbe certamente più spianata. A ragion del fatto che all'Inter rimarrebbero solo due scontri diretti da disputare fino a maggio: ovvero contro la Roma e la Juventus.

E quindi - colpo di scena - una situazione che pareva complicata si ribalta clamorosamente: perché qualora le cose non andassero come sperato per i nerazzurri, considerando appunto il loro punteggio in classifica rispetto alle seconde posizionate, avrebbero poi il tempo di rifarsi, aiutati dal fatto che dinanzi a loro aspetterebbero partite piu alla portata; ma qualora le cose andassero bene, avrebbero praticamente lo scudetto in pugno.

Tutto questo sostanzialmente per dire due cose: che l'Inter ha certamente delle settimane difficili da affrontare davanti a sé ma, allo stesso tempo, ha anche nelle sue mani il potere di ammazzare il campionato

 

LEGGI ANCHE: Inzaghi: “Siamo concentrati per domani. Contento del mercato. Il rigorista…”


💬 Commenti