Robin Gosens, esterno tedesco e all'Inter da quasi dodici mesi, è stato intervistato da “DAZN”. Mercoledì sera contro il Bologna, entrato nella ripresa, ha segnato il gol del definitivo 6-1. 

Così l'ex Atalanta: “La chiamata dell'Inter una felicità enorme, sono arrivato in una delle squadre più forti al mondo. Anch'io ero sorpreso, la chiamata è arrivata nel momento peggiore, quando era ai box per infortunio. Però c'è da dire che per tre anni ho lavorato benissimo. 

Cosa manca per vedere il vero Gosens? È una domanda difficile, anche io sto riflettendo tantissimo perché voglio capire come funziona il mio corpo e perché non funziona come voglio io. È stato un infortunio molto grave, forse ho sottovalutato l'impatto sul mio corpo: non ho giocato per un anno praticamente e senza partite non puoi avere il ritmo e la fiducia che mi servono. Sto arrivando, mi sento sempre meglio e l'ultimo step è quello di giocare con continuità".

Di seguito: “Simone Inzaghi è una persona molto empatica, parla tantissimo con i giocatori perché vuole capire le cose in campo ma anche sapere come stiamo noi fuori dal campo. Si sente ancora calciatore e capisce molto bene i suoi giocatori: questo è importante, anche quando ho problemi posso andare nel suo ufficio a parlargli e questa è una grande qualità”. 

Su Gasperini: “Mi ha fatto crescere in maniera pazzesca, mi ha insegnato cose che non sapevo di essere capace di fare. Ho fatto ore e ore di video per farmi capire quando andare e quando stare fermo, posso solo ringraziarlo per questi quattro anni: senza di lui non avrei mai avuto l'occasione di andare in un club come l'Inter". 

Sulla stagione: “Il momento difficile è già passato, ne siamo usciti bene e l'Inter deve avere l'ambizione di arrivare il più in alto possibile. Abbiamo raggiunto gli ottavi, in campionato c'è ancora un po' di distanza a livello di punti ma la stagione è lunga e nessuno sa come finire. Possiamo solo dire che siamo pronti per tutto quello che arriverà”. 

Infine sul gol al Barcellona al Camp Nou: “A livello personale è stato un momento molto emozionante, non tantissimi giocatori hanno la possibilità di giocare al Camp Nou e di fare un gol importante. Sarà un ricordo che porterò sempre con me, ma spero che abbia un impatto sul mio futuro all'Inter. Sono qui per dare una mano alla squadra, spero di avere altre occasioni in cui potermi ripetere”.


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