Dopo aver sconfitto nettamente il Lugano, l'Inter riparte da un test sicuramente più rilevante. I nerazzurri, in campo al “Mazza” di Ferrara, affrontano il Monaco: i francesi, terzi nell'ultima Ligue 1, sono più avanti di condizione per via del debutto anticipato in Ligue 1 (inizio agosto) e del preliminare di Champions, e rappresentano un avversario probante. 

Inzaghi mischia le carte, complici i rientri dei nazionali, e schiera questa formazione: Handanovic in porta; Darmian, D'Ambrosio e Dimarco in difesa, Bellanova a destra, Gagliardini-Asllani-Mkhitaryan mezzali e Gosens a sinistra; Lukaku e Lautaro in attacco. Il Monaco risponde col 3-4-1-2, una retroguardia guidata da Badiashile e Golovin a supportare Ben Yedder e Volland, coppia-gol della formazione allenata da Philippe Clement. L'avvio sorride ai monegaschi, più in forma e più rodati a confronto di un'Inter che gioca con una difesa ampiamente sperimentale. Esperimento che non funziona, perchè mancano gli automatismi e centralmente il Monaco sfonda che è un piacere, approfittando della condizione precaria di Darmian e della disabitudine di D'Ambrosio a quel ruolo. 

E infatti, in mezz'ora arrivano due gol: l'Inter viene subito colpita da Golovin all'8', e alla mezz'ora invece ecco il raddoppio di Ben Yedder, che sfonda centralmente la retroguardia nerazzurra e supera Handanovic con uno scavetto. L'Inter odora la figuraccia e reagisce da grande squadra, con Lukaku a suonare la carica e il gol che accorcia le distanze, che arriva al 42': corner di Asllani, colpo di testa di D'Ambrosio che viene neutralizzato dal portiere e tap-in vincente di Gagliardini. La resurrezione nerazzurra è evidente, tant'è che Lautaro colpisce la traversa a fine primo tempo: si va dunque al riposo sul 2-1.

Il Monaco cambia mezza squadra al 45', l'Inter invece effettua un solo cambio: Lazaro per un Gosens che sembra aver patito un problema fisico, e faticava vistosamente. L'inerzia è a favore dei nerazzurri, che spingono a caccia del pari: Lautaro sfiora il palo di testa, poi alza leggermente la mira sul possibile pareggio, che arriva al 59'. Una rete che porta la firma di Kristjan Asllani, a coronamento di un'altra ottima partita da parte del vice-Brozovic designato: il gioiello albanese ribadisce in rete con un gran tiro dopo una conclusione di Lukaku, che era stata respinta da Nübel. 2-2 e Inter che si concede la girandola di cambi: fuori Handanovic, D'Ambrosio, Dimarco, Bellanova, Gagliardini, Asllani, Mkhitaryan, Lukaku e Lautaro per inserire Onana, de Vrij, Bastoni, Dumfries, Brozovic, Barella, Calhanoglu, Dzeko e Correa. 

Le energie dei titolarissimi, arrivati da pochi giorni in ritiro, sono contate e l'Inter rischia più di qualcosa in difesa: Onana deve superarsi su una doppia occasione ravvicinata di Gelson Martins e Minamino, poi Jakobs spara alto. Ma l'Inter sfiora anche il gol-vittoria con Calhanoglu, su punizione e dalla distanza. Non c'è tempo per rimontare, ma i nerazzurri pareggiano 2-2 contro una squadra maggiormente in forma e possono sorridere: all'avvio-shock sono seguite un'ottima reazione e una buona ripresa. Asllani e Lautaro sugli scudi, Onana salvatore del risultato e Darmian highlander: il terzino, schierato come braccetto destro in entrambe le amichevoli, è l'unico ad aver disputato 90 minuti. Chissà se lo scenario si ripeterà sabato prossimo contro il Lens (18.30, diretta DAZN), oppure arriveranno novità difensive (che iniziano per B e finiscono per remer). 


💬 Commenti