La notizia è di ieri sera: il Verona lavora per ingaggiare in prestito Franco Carboni dall'Inter. Una trattativa che è venuta allo scoperto dopo l'incontro tra Giuseppe Riso (agente dell'italoargentino), il ds scaligero Marroccu e la dirigenza nerazzurra, e che potrebbe chiudersi rapidamente: le parti hanno un principio d'accordo sul prestito secco, da finalizzare nei giorni a venire. Dalle grandi prestazioni nella Primavera campione d'Italia (due gol e 10 assist da terzino sx), alla chiamata nell'Argentina di Scaloni, allo sbarco imminente in Serie A: la carriera di Franco Carboni (così come quella del fratello Valentin, che andrà in ritiro) sta subendo una rapida accelerata. Ma il Verona è la scelta giusta per il classe 2003?

I PRO - L'arrivo in gialloblù di Franco Carboni non farebbe altro che confermare gli ottimi rapporti tra l'Inter e il Verona, suggellati dalla superlativa valorizzazione di Federico Dimarco: arrivato dopo sei mesi da esubero nella prima rosa di Antonio Conte, il terzino italiano è subito diventato titolare con Juric, e nel secondo anno è stato il leader della squadra alternandosi da braccetto sinistro e da esterno nel 3-4-2-1. Un ruolo, quello da braccetto, che gli ha svoltato la carriera e l'ha portato prima a varie titolarità nella sua Inter e poi alla chiamata nella Nazionale.

L'Inter spera che Franco Carboni possa ripetere, seppur solo da esterno, quel percorso. Il Verona storicamente sa far giocare e valorizzare i giovani, non facendo troppi distinguo tra giocatori di proprietà e/o in prestito. A questo si aggiunge la variabile tattica: nel 3-5-2 o 3-4-2-1, Frankito potrebbe esprimere tutti i cavalli del suo motore e la sua tecnica nei cross o nell'ultimo passaggio. Tutto questo, sommato allo status degli scaligeri (top-10) e alla presenza di Cioffi come tecnico, ovvero di colui che ha fatto segnare 5 reti cadauno a Molina e Udogie spingendo forte sulle ali nel 3-5-2 dell'Udinese, rende gli scaligeri la piazza ideale. Ecco perchè Valentin Carboni non si è fatto troppi problemi ad accettare. 

I CONTRO - C'è un però, ed è un però importante, se consideriamo la storia recente del Verona. Uno dei leader degli scaligeri è Darko Lazovic, esterno serbo ex Genoa che arrivò proprio con Juric ed è rapidamente diventato titolare inamovibile: la sua personalità e la sua applicazione sulla fascia, per dirne una, sono ciò che ha spinto Juric ad arretrare Dimarco nei difensori centrali, per non rinunciare al suo multiuso e a un ottimo prospetto. Lazovic gioca proprio a sinistra, gioca praticamente sempre e ha saltato solo tre gare nell'ultimo anno, mischiando buone doti a un'eccellente tenuta fisica. Frankito Carboni rischia dunque di essere risucchiato nella sua ombra, ma potrebbe anche capitare il contrario. Cioffi si trovò in una situazione simile ad Udine e, tra il giovane rampante senza presenze in Serie A (Udogie, ex Verona) e il recente baluardo della squadra (Stryger Larsen) scelse il primo. L'Inter spera che la situazione si ripeta e il suo gioiello giochi molte partite. Vedere Frankito in panchina, nella sua “prima” in Serie A e dopo la scelta netta di non mandarlo al Cagliari con Casadei, rappresenterebbe un autentico smacco…

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