Al “Bernabeu” si sono vissute due partite. La prima, durata una cinquantina di minuti, ha visto l'Inter giocare da grande squadra: pressione altissima, baricentro degno del miglior Barça di Guardiola e occasioni a raffica nel primo tempo, salvo poi essere punita dalle ripartenze di Vinicius jr e subire la rete del vantaggio di Kroos, rischiando qualcosa nel finale della prima frazione contro un Real Madrid cinico. Barella spreca il possibile pareggio e poi rovina letteralmente tutto: un fallo di reazione sciocco, con annesso pugnetto a Militao (da rosso per aver “lanciato” Nicolò contro i cartelloni), lascia l'Inter in dieci. E, tra cambi sbagliati (Brozo out) e scelte conservative, l'Inter affonda: Asensio trova il bis, i blancos sfiorano gol su gol e la serata si trasforma in amarissima. L'Inter, già agli ottavi, trova il modo di farsi del male: nell'andata della fase a eliminazione diretta, conquistata da seconda, niente Barella. Ecco le pagelle dei nerazzurri. Pagelle difficili, vista la gara a due volti. 

HANDANOVIC 6 - Imparabile il tiro di Kroos, imparabile quello di Asensio. Sfodera un paio di parate-laser su delle conclusioni pericolose, ma la sconfitta non è certamente colpa sua. 

D'AMBROSIO 5.5 - Meglio da terzo centrale, ruolo che ricopre giocando quasi da terzino, che da quinto. Anche perchè, quando l'Inter resta in dieci, saltano tutti i meccanismi difensivi. 

SKRINIAR 6 - Ottimo primo tempo, contribuisce alla grande prestazione dell'Inter agendo da regista aggiunto e giocando quasi al fianco di Brozovic, visto il baricentro alto. Nella ripresa, dopo il rosso, è il baluardo difensivo di un'Inter in apnea. 

BASTONI 6.5 - Primo tempo di altissimo livello, da terzino e uomo-extra in attacco: si sovrappone costantemente con Perisic e i due costringono Rodrygo ad agire da difensore, più che da attaccante (esclusa l'azione del gol). Cala, come tutta l'Inter, dopo il rosso, ma è il miglior del terzetto difensivo. 

DUMFRIES 5.5 - Il meno positivo nel primo tempo: dà soluzioni nella fase offensiva, ma viene letteralmente portato a spasso da Vinicius Junior. Attenuante: sfidava quello che al momento è il giocatore più in forma del mondo. Non basta per Inzaghi, che lo sostituisce al 45'. (dal 46' DIMARCO 5.5 - Nelle idee di Inzaghi dovrebbe alzare ulteriormente il baricentro per cercare il pareggio, ma dal suo ingresso l'Inter è più confusa nella fase difensiva e il finale in dieci uomini crea ulteriore caos. Il 24enne non riesce a incidere, soffre le ripartenze dei blancos e non chiude Asensio sul 2-0). 

BARELLA 5 - Dottor Barella e mr. Hyde. Buon primo tempo, coi consueti inserimenti sottoporta e una buona intensità, a cui si aggiunge la grande occasione da gol sprecata d'inizio ripresa. Le energie però calano, in un momento tutt'altro che positivo, e al 64' entra però in scena Hyde: Militao lo spinge contro i cartelloni pubblicitari e lui gli tira un “pugnetto” sullo stinco. Fallo di reazione e rosso sacrosanto, nonostante le proteste. Salterà l'andata degli ottavi. 

BROZOVIC 7 - Il migliore dell'Inter. Suona la carica in avvio, con due tiri da fuori e due grandi inserimenti da vera mezzala. Alza e abbassa ritmo e baricentro della squadra, di cui è l'assoluto padrone e leader del centrocampo, con una condizione fisica-monstre. La sua sostituzione sorprende, perchè arriva quando l'Inter può ancora sperare nel gol. E perchè tre minuti dopo viene espulso il nervoso Barella… (dal 60' VECINO 5.5 - Entra per dare forze fresche, e si ritrova a dover gestire le sfuriate del Real contro una squadra in dieci e demotivata. Fatica a contenere i blancos e fare filtro).

CALHANOGLU 5.5 - Sarà la quinta consecutiva da titolare, sarà il miedo escenico di fronte al Bernabeu, ma effettua un significativo passo indietro rispetto alle precedenti uscite. L'Inter soffre la sua sostanziale assenza dalla manovra offensiva ed è meno efficace sottoporta. Sostituzione più che giusta. (dal 60' VIDAL 6 - Nel marasma generato dal rosso e dalla decisione di giocare gli ultimi 25' con Sanchez unica punta, è uno dei più lucidi. Orchestra l'unica azione da gol nerazzurra nel finale e fa quello che gli si chiedeva: dare fosforo al centrocampo).  

PERISIC 6.5 - Prosegue sulla falsariga della sua grande condizione attuale, e guida l'assalto all'arma bianca dell'Inter nel primo tempo. La sua fase offensiva è pregevole, Rodrygo non riesce a tenerlo e fioccano palloni per le mezzali e per gli inserimenti in mezzo. Cala nella ripresa, ma è comunque uno dei trascinatori dell'Inter al Bernabeu. 

LAUTARO 5.5 - Tra i meno positivi, con Calhanoglu, nell'ottimo primo tempo dell'Inter. La difesa bassa del Real Madrid impedisce sostanzialmente alle punte di ricevere palloni, esaltando le doti d'inserimento delle mezzali: Lauti soffre e non vive una delle sue migliori serate. E Inzaghi lo sacrifica dopo il rosso, chiudendo con un insolito 3-5-1 col solo Sanchez di punta. (dal 66' GAGLIARDINI 5.5 - Mossa difensiva, che però non è efficace, viste le tante azioni offensive del Real Madrid negli ultimi venticinque minuti). 

DZEKO 6 - Come Lautaro, tocca pochissimi palloni nel primo tempo, ma paradossalmente svolge un lavoro più efficace per la squadra. Si muove e porta con sè i difensori, aprendo spazi per le mezzali. Ed è un autentico difensore aggiunto, con un paio di interventi in area. Anche per questo, sorprende che sia lui a lasciare il posto a Sanchez. (dal 60' SANCHEZ 6 - Entra per dare man forte a Lautaro e poco dopo si ritrova ad essere, suo malgrado, l'unica punta. Soffre e si sbatte, provando a tenere alta una squadra in seria difficoltà). 

All. SIMONE INZAGHI 6 - Due volti anche per la sua partita, con un primo tempo da 7 e una gestione della gara da 5, che forse ha l'occhio troppo puntato verso Cagliari. L'Inter della prima frazione è sontuosa: baricentro altissimo, fase offensiva dominante, ritmo da grande squadra. Persistono i problemi alla voce “gol segnati in Europa” e arriva lo svantaggio firmato da Kroos, ma la prestazione è incoraggiante. Sbaglia tutto nei cambi, esagerando nella corsa alla conservazione delle energie per il campionato: il triplo cambio che toglie dalla sfida Brozovic, Dzeko e Calhanoglu è quantomeno azzardato, e sorprende soprattutto l'uscita di Brozo, visto che Barella era molto nervoso. Il patatrac si completa col rosso a quest'ultimo, con l'Inter che alza bandiera bianca. Chissà cosa sarebbe successo, ritardando la rivoluzione in corsa e dei cambi frettolosi, visto che la gara era ancora ampiamente in equilibrio al 60'…


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