Mettiamo subito le cose in chiaro. Alexis Sanchez ha una classe e un talento sopraffino ma, purtroppo, anche un fisico di cristallo che, troppo spesso, lo costringe ai box.

Ciò detto l’Inter in questo inizio di stagione ha aspettato l’attaccante cileno, decidendo di non intervenire sul mercato alla ricerca di una nuova quarta punta, ruolo che Inzaghi ha deciso sará ancora Sanchez a ricoprire. Il cileno, che ha iniziato la stagione con un guaio fisico al polpaccio derivante dalla Coppa America, ha lavorato duramente per tornare disponibile. A fine agosto Sanchez è andato a Barcellona per intraprendere un percorso di recupero specialistico e ha atteso che arrivasse il suo momento.

La prima convocazione è stata in Sampdoria Inter, più un premio che una chiamata alle armi. Contro il Bologna, invece, sono arrivati i primi minuti di Sanchez con la maglia nerazzurra nella stagione 2021 / 2022, con tanto di assist a Dzeko per il sesto goal dell’Inter. 
Minuti utili per ritrovare il feeling con il prato verde ma difficilmente definibili provanti visto il punteggio.

Ieri sera, però, Sanchez è entrato decisamente prima e in una situazione di punteggio totalmente diversa. Il cileno, infatti, è entrato al minuto 70 con l’Inter in vantaggio ma con una Fiorentina determinata a trovare il pari. Sanchez ha dimostrato di poter essere utile alla causa in quei 20 minuti. Tante giocate di testa e talento che hanno aperto varchi ai compagni e che, soprattutto, hanno creato soluzioni differenti e diverse rispetto a quelle della coppia Dzeko - Lautaro mandando in bambola Nastasic e Milenkovic.

Certo, c’e anche una clamorosa occasione fallita e qualche tacco decisamente rischioso a centrocampo, ma Sanchez può dire ancora la sua all’Inter come quarta punta, se il fisico dovesse supportarlo. Purtroppo quel “se” è decisamente troppo grande e sconsiglia qualsiasi tipo di fiducia, ma finchè Sanchez sarà a disposizione i nerazzurri sapranno di aver un’arma molto utile dalla panchina.

El Balon al “7”.


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